40 Giorni

14 Luglio-24 Agosto, 40 Giorni. È tempo di stilare un primo momentaneo bilancio.

Iniziamo dalle cose positive:

1. Atene. Città di cui mi sono innamorato sin da subito e che continua a piacermi moltissimo. Ne ho parlato spesso nei miei post precedenti e credo che continuerò a farlo; senza dubbio mi ispira decisamente ed è davvero un luogo stimolante in tutti i sensi. C’è molto ancora da fare e da scoprire, locali e ristoranti abbondano in ogni zona, così come luoghi ameni in cui rilassarsi in silenzio.
2. Il Greco. La lingua mi piace sempre di più, ha veramente un particolare fascino, non vedo l’ora di impararlo bene.
3. Gli Amici. Pochi, ma, per fortuna, buoni! Quando sono con loro c’è sempre qualcosa di interessante da fare e ho sempre la sensazione che siano pronti a darmi una mano se mai ne avessi bisogno, come del resto hanno già fatto.
4. I divertimenti. Beh, diciamo che i greci non hanno proprio un’idea molto varia e ampia su come ci si diverta, ma per quanto mi riguarda ho trovato tutto quello di cui ho bisogno. Incomincio a capire il loro stile di vita, che non mi dispiace affatto .
5. Il cibo. Ottimo! L’opinione maturata nelle mie visite precedenti è da confermare, fra tutti i posti che ho visitato è quello in cui si mangia meglio, esclusa naturalmente l’Italia del Centro-Sud. Inoltre quando cucino la pasta mi viene buona quasi come in Italia.
6. Il clima. Spettacolare! A parte una settimana, dieci giorni, in cui è stato veramente caldo e non avevo il coraggio di uscire di giorno, si sta benissimo. Specialmente in questo periodo che fa caldo, ma c’è sempre un bel venticello a rinfrescarti.

Le negative:

1. I Greci. Così difficile il rapporto con loro che, in questi giorni, mi viene spesso in mente la frase  dell’Eneide di Virgilio:”Timeo Danaos et dona ferentes” pronunciata da Laocoonte quando, alla vista del famoso Cavallo di Troia, intimò ai sui concittadini di stare attenti, dicendo appunto:”Temo i greci anche quando portano doni” … L’integrazione è veramente difficile, da quanto ho capito non sono per niente incuriositi od interessati agli stranieri e quasi mai ti rivolgono la parola o ti fanno partecipare ai loro discorsi, ma forse sono qui ancora da troppo poco per poter giudicare.
2. Il Greco. Bello si, ma veramente molto ostico, lo sto studiando in continuazione e purtroppo sono poco soddisfatto dei risultati. So dire pochissime cose e capisco pochissimo, tanto che per il momento ho rinunciato all’idea di studiare il Greco antico, voglio evitare di fare confusione e dedicare tutte le mie energie al moderno, per incominciare a comunicare il più presto possibile. Naturalmente la barriera linguistica rende ancora più ardui i rapporti, già problematici, con gli abitanti d’Atene.
3. Le frequentazioni. Abbastanza poche e quelle poche ancora non si sono trasformate in un qualcosa di più. Sarà ancora estate, qui c’è poca gente ed io ho ancora troppe poche occasioni di incontrare persone che hanno voglia di scambiare due chiacchiere, ma in realtà sono un po’ deluso … Speriamo nel futuro.

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