E quindi uscimmo a riveder le stelle – So we get back to see the stars again

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Aspettate che ci sia una notte senza Luna; allontanatevi, soli o meglio con un gruppo di amici, dalle città e dalle luci; raggiungete un luogo remoto, sia esso un prato in montagna o una spiaggia isolata, e poi state fermi lì, in silenzio, ad ascoltare …
Godetevi con tutta calma il dolce rumore del vento e tutti gli altri suoni vicini e lontani che sentirete … Aspettando fino a quando le vostre pupille siano ben dilatate (più sono dilatate e meglio è …) e non appena il buio non sarà più così buio, alzate gli occhi al cielo ed ammirate …
Ammirate il più grande spettacolo che c’è …

Avevo dimenticato quanto fossero meravigliose le stelle, fino a quando non mi sono fermato lì a guardarle: era come se i miei occhi ne volessero sempre di più, non riuscivo a smettere ed ogni secondo che passava mi sembravano sempre più incredibili … Si vedeva la via lattea, era proprio lì sopra di me, emanava una flebile ma sublime luce … Ed io ero lì bloccato, paralizzato, potevo solo osservare e pensare … La vastità dell’universo … Ne ero parte, ne ero di nuovo parte, ero in sintonia con tutti quei mondi lontani … Le stelle, le stelle, le stelle, le stelle, le stelle, le stelle, le stelle … Quale inesauribile fonte di più grande ispirazione se non le stelle? Da sempre loro sono lì e da sempre l’uomo le ha osservate …
Noi non le guardiamo più, noi siamo troppo presi, troppo impegnati da ben altre luci, inutili simulacri che abbiamo costruito per arginare  … Paura anche di pensare … Cerchiamo sempre qualcosa di più dalla vita, cerchiamo soddisfazioni continue, e alla fine non ci accorgiamo che quello che ci manca veramente, quello di cui avremmo veramente bisogno, è solamente lì ad un passo, è lì … Eppure ci nascondiamo nelle nostre tane, fatte di luci e di cemento, per sentirci più sicuri, non rendendoci neanche conto di quello che abbiamo perso, di quello che abbiamo dato in cambio, di quello a cui abbiamo rinunciato … E la paura? Quella è ancora lì, non se ne va, anzi aumenta … Allora forse sarà meglio chiedersi: è tutto sbagliato? Mettiamoci in discussione per un attimo … Mettiamo per una volta in discussione il nostro caxxx di comportamento … Riprendiamoci la nostra vita, il nostro mondo, la nostra libertà, le cose che sono veramente importanti, che veramente ci fanno stare bene, come un meraviglioso cielo stellato che è lì, là sopra, lontano solo uno sguardo … Ma no, no, perché? Voglio dormire … Voglio continuare a dormire in questa gelida gabbia di metallo in cui qualcun altro mi ha detto che è meglio stare … Perché il mondo fa paura …

In un attimo infinito ho visto la grandezza di Dio, il mistero della creazione, l’origine del mondo … Che altro importa?

So we get back to see the stars again

Wait for a night without the Moon; go far away, alone or better with good friends, from the cities and the lights; get in a remote place, on a mountain or in a lone beach, and than stay quiet in there listening …
Enjoy easily the sweet noise of the wind and all the other sounds far or near that you’ll hear … Wait till your pupils will be very open (the more are open the better …) and when the dark will be not so dark, turn your eyes to the sky and admire …
Admire the greatest show ever …

I forgot how wonderful were the stars, until I stayed there to look at them: it was like my eyes wanted more and more, I was not able to stop looking and every seconds they seemed more incredible … I saw the Milky Way, it was just above me, it spread a gentle but sublime light … And I was there blocked, paralysed, I was able only to watch and to think … The immensity of the universe … I was part of it, once again I was part of it, I was in harmony with all those distant worlds … The stars, the stars, the stars, the stars, the stars, the stars, the stars … What unending inspiration source bigger than stars? Since ever there they are and since ever the man used to look at them …
Now we don’t look at them, we are too busy, now we only look at other lights, useless fakes that we built to keep away the fear we have of ourselves … Fear even to think …
We’re always looking for something more in the life, we are looking for new satisfactions, and at the end we don’t realize that what we really miss, what we really need, it’s there, it’s only one step away from us … But we hide in our caves, made with light and cement, too feel more safe, not understanding what we lost, what we left … And the fear? The fear is still in here, it does not go away, it gets higher and higher … So maybe it’s better to ask to ourselves: is it all wrong? We have to discuss us for a moment … We have to discuss about our fuxxxx behaviour … We must take our life, our world, our freedom back, the things that are really important, the things that really make us feel well, like an amazing sky plenty of stars above us, far away only a look … But no, no, why? I wanna sleep … I still want to sleep in this cold metal cage where somebody else told me it’s better to live in … Because the world scares us …

In one unending moment I saw the mightiness of God, the mystery of the creation, the origin of the world … What else matters?

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