In bici ad Atene, prime impressioni – Cycling in Athens, first impressions

In bici ad Atene, prime impressioni

Finalmente ho una bici. Malgrado la mia forte riluttanza a comprarne una qui ad Atene, grazie all’aiuto e al suggerimento di Lobo e Marina, ho fatto un vero affare e ne ho presa una. Devo dire che mi ritengo molto soddisfatto e ho scoperto che anche in una città come questa, in cui sembra impossibile pedalare, la bici può regalare belle emozioni. Il traffico è intenso, ma come ciclista mi sento discretamente rispettato, scivolarci dentro è abbastanza facile e divertente, certo mi sentirò più sicuro quando avrò un caschetto sulla testa. L’aria è accettabilmente respirabile, specialmente se si percorrono strade secondarie. Anche della pavimentazione stradale non posso lamentarmi, buona quasi dovunque. L’unica cosa veramente negativa è la totale assenza di piste ciclabili e la continua presenza di barriere architettoniche.
In questi pochi giorni la città mi ha già donato intense sensazioni, è stato davvero piacevole salire sul Λυκαβηττός, ripercorrere strade già conosciute, scoprirne di nuove e pedalare lungo il mare. Anche qui la bicicletta è rivelazione, meditazione, concentrazione, emozione. Perché avevo così tanti dubbi?

Cycling in Athens, first impressions

Finally I have a bike. Despite my strong reluctance to buy a bicycle here in Athens, with the help and the suggestion of Lobo and Marina, I got a real bargain and I took one. I must say I am very pleased and I found that even in a city like this, where it seems impossible to ride, the bicycle can give you beautiful emotions. The traffic is intense, but as a cyclist I am reasonably respected, slipping in it is pretty easy and fun, sure I’ll feel safer when I have an helmet on my head. The air is breathing acceptably, especially if you travel on secondary roads. I can not complain even of the pavement, good almost anywhere. The only thing really bad is the total lack of bike paths and the continued presence of architectural barriers.
In these few days the city has already given me intense feelings, it was really nice getting on Λυκαβηττός, retracing paths already known, discovering new ones, and riding along the sea. Here too, the bicycle is revelation, meditation, concentration and emotion. Why had I so many doubts?

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The Thin Ice

Momma loves her baby
And Daddy loves you, too
And the sea may look warm to you, Babe
And the sky may look blue
Ooooh Babe, ooooh Baby Blue, oooh oooh Babe
If you should go skating
On the thin ice of modern life
Dragging behind you the silent reproach
Of a million tear-stained eyes
Don’t be surprised when a crack in the ice
Appears under your feet

You slip out of your depth and out of your mind
With your fear flowing out from behind you
As you claw the thin ice

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Prepararsi ad evacuare l’anima – Prepare to evacuate soul

Prepararsi ad evacuare l’anima

“3 – 2 – 1 … Prepararsi ad evacuare l’anima!” Presto arriverà un’altra ondata, presto tutto sarà distorto, ma logico, lineare, inevitabile. Presto la furia cieca delle mie paranoie più torbide si abbatterà di nuovo su di me con inaudita violenza, presto il mio cervello sanguinerà ancora trasmettendo al mio corpo vibrazioni mortali. Presto ti griderò di nuovo in faccia:”Με το όπλο, μόνο με το όπλο! Con la pistola, solo con la pistola!” e poi aspetterò in silenzio il momento definitivo. “3 – 2 – 1 … Prepararsi ad evacuare l’anima!”

Prepare to evacuate soul

“3 – 2 – 1 … Prepare to evacuate soul!” Soon an other wave will come, soon everything will be distorted, but logic, linear, inevitable. Soon the blind fury of my most turbid paranoias will strike on me again with incredible violence, soon my brain will bleed transmitting to my body mortal vibrations. Soon I will yell again to your face:”Με το όπλο, μόνο με το όπλο! With the gun, only with the gun!” and then I will wait silently the final moment. “3 – 2 – 1 … Prepare to evacuate soul!”

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L’altra faccia di Εξάρχεια – The other face of Εξάρχεια

L’altra faccia di Εξάρχεια

Notte come tante oggi in Πλατεία, ma qualcuno è stato un po’ disattento, qualcuno ha lasciato la sua lussuosa autovettura dove non doveva … Se avete appena comprato una Porsche, è meglio non parcheggiarla vicino Πλατεία Εξαρχείων: una Molotov potrebbe sfondarvi il lunotto posteriore e mandarvela a fuoco, e anche se dopo qualche decina di secondi qualcuno si affrettasse a spegnere le fiamme con un estintore, quei cari bravi ragazzi incappucciati si rimetterebbero subito all’opera finendo il lavoro a forza di dolci bastonate … Così va la vita: l’altra sera la Molotov se l’è presa la Porsche, l’altro giorno i cari μπάτσοι (sbirri), la settimana prossima verrà pestato a sangue qualche fascista imprudente o qualcun altro che fa troppo il gradasso.
Qui ad Εξάρχεια tutto bene: c’è chi sorseggia il suo caffè, chi beve la sua birra, chi porta a spasso il cane, chi consuma la sua dose …

The other face of Εξάρχεια

Night like many today in Πλατεία, but somebody was a little careless, somebody left his luxury car where he should not do … If you just bought a Porsche, it’s better not to park it close to Πλατεία Εξαρχείων: a Molotov cocktail could smash your rear window and burn it, and if few seconds after someone hurrying extinguishes the flames with a fire-extinguisher, those dear hooded good fellows will start up again to finish the job with sweet clubs … So the life goes on: the other night the Molotov hit the Porsche, the other day the dear μπάτσοι (cops), the next week an imprudent fascist or somebody acting too smart will be beaten to blood.
Here in Εξάρχεια everything well: there’s who sips his coffee, who drinks his beer, who walks the dog, who consumes his dose …

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Gatti, Luna, Sole – Cats, Moon, Sun 8-9-2011

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Dieci anni – Ten Years

11-11 Deep Blue

We watched the end of the century
Compressed on a tiny screen
A dead star collapsing and we could see
That something was ending

Are you through pretending?
We saw its signs in the suburbs

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La Luna e la Bianca Signora – The Moon and the White Lady

La Luna e la Bianca Signora

La Luna guardata da qui mi parla, la Luna guardata da qui ha sempre qualcosa da dirmi, da raccontarmi, da rivelarmi. La Luna guardata da qui mi dice che la Dolce Bianca Signora le si addice, le dà ornamento:”È per questo che vengo sempre a farti visita qui, mi piace farmi guardare da te qui. Mi piace aspettare insieme a te l’alba, così mi trattengo alta nel cielo fino al sorgere del Sole, certe volte è stancante, è spossante, ma uno spettacolo così mi fa sempre lacrimare gli occhi.”

The Moon and the White Lady

The Moon watched from here speaks to me, the Moon watched from here has always something to say to me, to tell me, to reveal to me. The Moon watched from here says that the Sweet White Lady suits Her, She gives ornaments to Her:”That’s why I always come to visit you here, I like you watching me from here. I like to wait for the dawn with you, so I stay high in the sky until the rising of the Sun, sometimes it’s tiring, it’s exhausting, but a show like that always makes my eyes cry.”

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Passeggiata Notturna – Walking by Night

Passeggiata Notturna

Questa notte Εξάρχεια ci va stretta, questa notte la solita routine Πάρκο-Πλατεία non fa per noi. OK deciso, si va in centro. Facciamo una passeggiata fino a Μοναστηράκι e lì ci sediamo ad osservare l’Ακρόπολη nel suo spettacolo notturno; poi Ψυρή, presso un forno compriamo ciambelle ancora calde, mangiamo, due chiacchiere e ci ridirigiamo verso luoghi più usuali.
Come in un film ci muoviamo tra i vicoli, un calmo e silenzioso andare mi svela tutto, ogni particolare, ogni piccolo sussurro. Il degrado e la post-decadenza della città mi gonfiano gli occhi: immondizia spinta via dal vento, palazzi abbandonati ad un lento marcire, puttane in attesa del prossimo cliente, tossici che si preparano per l’ennesimo schizzo, scarafaggi impazziti in cerca di cibo …
La scritta sul retro della maglietta del mio amico mi chiede:”ARE U A PSYCHO?” La risposta possibile una sola:”SI, LO SONO.” Non collimo, in qualsiasi realtà non trovo più la compatibilità. Qualcosa mi insegue, mi perseguita, da così a lungo, da così troppo tempo che non posso più farne a meno, non ho voglia di sfuggirle, non ho voglia di lasciarla andare …
Un’ultima occhiata all’Ακρόπολη e, superata Ομόνοια, siamo di nuovo a Εξάρχεια, è giorno, tra poco sarò a casa. Un’altra notte è passata, altri mille pensieri svaniti, altri mille ne avrai per me domani mia dolce Αθήνα.

Walking by Night

Tonight Εξάρχεια is too small for us, this night the routine Πάρκο-Πλατεία is not for us. OK, let’s go to the centre. We walk to Μοναστηράκι and there we sit down to watch the Ακρόπολη in her nightly show; then Ψυρή, at the bakery we buy donuts still hot, we eat, we talk a bit and we redirect to more usual places.
As in a movie we move in the narrow streets, a calm and quiet going reveals everything to me, every detail, every little whisper. The degradation and the post-decadence of the city blow my eyes up: trash pushed away by the wind, abandoned buildings in a slowing rot, whores waiting for the next customer, junkies preparing for yet another shoot, mad cockroaches searching for food …
The writing on the back of the shirt of my friend asks me:”ARE U A PSYCHO?” One only possible answer: “YES, I AM.” I don’t fit, I can not find compatibility in any reality. Something is chasing me, something is haunting me, for so long, since too long that I can’t do without it, I don’t wanna escape, I don’t want to let it go …
One last look at the Ακρόπολη and, after Ομόνοια, we are again in Εξάρχεια, it’s daylight, I’ll be home soon. Another night has passed, a thousand other thoughts vanished, another thousand tomorrow you’ll have for me my sweet Αθήνα.

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Στην Σαμοθράκη με τα καλύτερα παιδιά 7-18-8-2011

Prima dell’alba

Prima dell’alba lasciatevi guidare da Orione lungo la via che costeggia il mare, Orione sa, Orione vi accompagnerà.
Un’ondata di colori si impossesserà di voi, le vostre emozioni esploderanno e al sorgere del Sole risalirete estasiati il canyon. Lì troverete le risposte alle domande insolute da tempo, lì le enigmatiche parole di Tyler risuoneranno una volta ancora nella vostra testa, lì vi riunirete con voi stessi lasciando andare via ogni più lugubre paura, lì nella vasca, come l’acqua, sarete di nuovo liberi …

Before the dawn

Before the dawn let Orion guides you on the way that runs along the sea, Orion knows, Orion will accompany you.
A wave of colours will imposes of you, your emotions will explode and at the Sunrise you, delighted, will climb the canyon. There you will find the answers to the old unsolved questions, there the Tyler’s enigmatic words will resonate once again in your head, there you will reunite with yourselves letting go the gloomiest fears away, there in the pool, like water, you will be free again …

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Wish you were here – Vorrei che tu fossi qui

Wish you were here

So, so you think you can tell
heaven from hell
blue skies from pain?
Can you tell a green field
from a cold steel rail
a smile from a veil?

Do you think you can tell?
Did they get you to trade
your heroes for ghosts
hot ash for trees
hot air for a cool breeze
cold comfort for change?
Did you exchange
a walk-on part in the war
for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here
we’re just two lost souls
swimming in a fish-bowl
year after year
running over the same old ground
what have we found?
The same old fears

wish you were here …

Vorrei che tu fossi qui

Così, così tu pensi di saper distinguere
paradiso da inferno
cieli azzurri da dolore?
Puoi distinguere un campo verde
da un freddo binario d’acciaio
un sorriso da un velo?

Tu pensi di saper distinguere?
Loro ti hanno fatto barattare
i tuoi eroi per fantasmi
cenere calda per alberi
aria calda per una fresca brezza
freddo comfort per cambiamento?
Tu hai scambiato
una parte come comparsa in guerra
per il ruolo da comandante in una gabbia?

Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui
noi siamo solo due anime perse
che nuotano in una boccia per pesci
anno dopo anno
correndo sullo stesso vecchio terreno
cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure

vorrei che tu fossi qui …

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Ο Κόσμος είναι δικός μας

Ο Κόσμος είναι δικός μας

Viviamoci insieme, viviamoci in pace!

Let’s live in it together, let’s live in it in peace!

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Τα Δένδρα

Τα δένδρα κάνουνε το Ασανα για όλη την ζωή τους
Τα δένδρα ξέρουνε τα πάντα γιατί μιλάνε με τον αέρα

Gli alberi fanno l’Asana per tutta la loro vita
Gli alberi sanno tutto perché parlano con il vento

The trees do the Asana all their life long
The trees know everything ’cause they speak with the wind

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Perfezione – Perfection

Il Mondo è perfetto perché è imperfetto.

The World is perfect because it’s imperfect.

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Terremoto – Earthquake

Terremoto

Poco fa, mentre prendevo il caffè di dopo pranzo, un piccolo terremoto ha visitato Torino; per fortuna niente di grave, solo un po’ di paura. Speriamo sia finita qui …

Earthquake

Few minutes ago, meanwhile I was drinking my after-lunch coffee, a small earthquake visited Turin; luckily nothing serious, just a little fear. We all hope it’s over …

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Αίμα + Σπέρμα + Προφυλακτικά

Αίμα συν σπέρμα συν προφυλακτικά γαμάνε τη Γη

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365 Giorni Atene – 365 Days Athens

365 Giorni Atene

In un post 365 giorni non ci stanno, quest’anno è stato troppo lungo, troppo intenso, impossibile riassumerlo. 365 giorni fa sono arrivato qui, pieno di dubbi, pieno di paure, la mia nuova vita incominciava ed io non avevo idea di dove mi avrebbe portato, a cosa mi avrebbe condotto. Questa mattina, ironia della sorte che ci sia dovuto andare proprio oggi, mi ha condotto in ambasciata: ho dovuto farmi rilasciare un certificato per poter tornare in Italia per un po’ di giorni, due settimane fa infatti mi hanno rubato il portafoglio (maledizione!) e sono rimasto senza soldi e senza documenti; in quel momento ho pensato che la mia dolce Atene ce l’avesse con me e invece poi, ho capito, ho scoperto che ancora mi vuole bene, che ancora una volta voleva solo insegnarmi qualcos’altro, che voleva solo permettermi di cambiare ancora …
Si, cambiare, cambiamento, questo andavo cercando, questo ha voluto Atene per me, perché sapeva quanto ne avevo bisogno … E allora Lei mi è stata accanto, regalandomi tutto a poco a poco, σιγά, σιγά, tutto è arrivato, amici, amore e anche dolore, un dolore così intenso che certe volte mi sono sentito veramente perso, smarrito, ma senza dolore sarebbe stato tutto vano, insignificante …
Scorrono i giorni, i ricordi si mischiano davanti ai miei occhi, solo un anno, ma quanti momenti, quanti istanti indimenticabili mi hai regalato; quanta ispirazione, quante nuove emozioni, che tenevi in serbo per me dietro ogni tuo vicolo, mi hai con calma svelato … Ora finalmente sento di appartenerti, sento che Tu mi appartieni, sento che comunque finirà, Αθήνα sarà stata la mia città, per un momento, per un giorno, per un anno, per sempre …

365 Days Athens

365 days don’t fit in one post, this year was too long, too intense, impossible to summarize it. 365 days ago I arrived here, I was full of doubts, full of fears, my new life was beginning and I had no idea where it would have took me, to what it would have led me. This morning, what an irony that I had to go exactly today, it led me to my embassy: I had to get a certificate to be able to go back in Italy for some days, indeed two weeks ago somebody stole my wallet (damn it!) and I was without money and without documents; so in that moment I thought my sweet Athens was angry with me, but then I understood, I discovered She still loves me, once again She wanted to teach me something else, She just wanted to allow me to change an other time …
Yes, to change, changing, I was seeking that, Athens wanted that for me, ’cause She knew I need that … So She was by my side, giving me everything little by little, σιγά, σιγά, everything came, friends, love and sorrow too, a so intense sorrow that some times I felt really lost, frightened, but without sorrow everything would have been useless, meaningless …
The days flow, the memories mix themselves in front of my eyes, just a year, but so many moments, so many unforgettable instants You have given to me; so much inspiration, so many new emotions, that you had for me behind every your alleys, You have calmly revealed to me … Now finally I feel Yours, I feel You are mine, I feel, however it will end, Αθήνα has been my home town, for a moment, for a day, for a year, forever …

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Αλέκος Παναγούλης II

Padrone dimmi cosa devo fare, compagno dimmi cosa devo pensare.

Master tell me what I have to do, comrade tell me what I have to think.

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Φιλία

Η φιλία είναι αλήθεια και ελευθερία.

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Mohandas Karamchand Gandhi, Paradiso e Inferno – Heaven and Hell

Paradiso e Inferno

Un sant’uomo ebbe un giorno a conversare con Dio e gli chiese: Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno. Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata. Avevano dei cucchiai, dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma, poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: Hai appena visto l’Inferno.
Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì. La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta, però, erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant’uomo disse a Dio: Non capisco!
E’ semplice, rispose Dio, essi hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri. I primi, invece, non pensano che a loro stessi …
Paradiso e Inferno sono uguali nella struttura, la differenza la portiamo dentro di noi.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo e vedrai il mondo cambiare insieme a te.

Heaven and Hell

A holy man was one day conversing with God and asked him: Sir, I would like to know how Heaven and Hell are. God led the holy man to two doors. He opened one and allowed him to look inside. There was a huge round table. At the center of the table was a huge container of food with a delicious scent. The holy man felt his mouth watering. The people sitting around the table were thin, pale and sick. They looked like starving. They had spoons, with very long handles, attached to their arms. Everyone could reach the plate of food and collect a bit, but, because the handle of the spoon was longer than their arms, they could not pull the food to the mouth. The holy man shuddered at the sight of their misery and suffering.
God said: You have just seen Hell.
God and man went to the second door. God opened it. The man saw that the scene was identical to the previous room. There was the large round table, the container that made ​​his mouth watering. People around the table also had the spoons with long handles. This time, however, they were well fed and happy, smiling and talking among themselves.
The holy man said to God, I do not understand!
It’s simple, replied God, they have learned to feed each other. The first ones, on the contrary, only think for themselves …
Heaven and Hell are the same in the structure, we carry the difference within us.

Be the change you want to see in the world and you’ll see the world changing with you.

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Special Olympics

Special Olympics

G. mi prende per mano, A. mi abbraccia, M. canta, F. mi saluta, L. balla, C. mi bacia, e tutti gli altri, solo amore, solo gioia, solo di questo siamo capaci, solo di questo dobbiamo essere capaci …
Un’emozione continua, prolungata, senza soste, senza pause … Un’emozione fortissima, da cui sto imparando molto, troppo, perché io posso solo imparare da tutti voi … Un’emozione così intensa, che io non so, che io non ce la faccio più …
Solo un’esplosione di felicità che non riesco più a controllare, a contenere … Voglio che non finisca mai …

http://www.youtube.com/watch?v=D3psTm9_igs

Special Olympics

G. holds my hand, A. hugs me, M. sings, F. greets me, L. dances, C. kisses me, and everybody else, only love, only joy, we are capable only of that, we must be capable only of that …
An unending emotion, prolonged, without stops, without breaks … A strong emotion, from which I am learning a lot, too much, ’cause I can only learn from you all … An emotion so intense, that I don’t know, that I can not resist anymore …
Only an explosion of happiness that I can’t control, I can not contain … I wish it never ends …

http://www.youtube.com/watch?v=D3psTm9_igs

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