Oggettività
La condizione che l’opinione di tutti, su un particolare evento o una particolare informazione, sia concordante, rende quell’evento o informazione un fatto reale per definizione anche se l’evento o l’informazione in questione non fossero veritieri; di conseguenza, qualsiasi fatto realmente accaduto è irreale per definizione se nessuno crede che sia realmente accaduto, questo a prescindere dalla reale oggettività del fatto.
In altre parole, non credo esistano modi per provare senza ombra di dubbio l’oggettività di un determinato evento, ma solo la possibilità di trovarsi di fronte ad una realtà che è oggettiva solo fino al momento in cui la soggettività di ognuno è in accordo con quella dell’altro.
Possiamo essere sicuri, quindi, soltanto della veridicità di Spazio e Tempo, non solo perché questi concetti sono le uniche realtà sicuramente condivise dalla soggettività di chiunque, ma soprattutto perché (e qui mi sembra d’obbligo fare riferimento alla metafisica trascendentale Kantiana) sono “realtà” a priori necessarie allo svilupparsi di un qualsiasi tipo di coscienza.
La ricerca di una o più realtà oggettive, al di fuori dei già citati concetti di Spazio e Tempo, è quindi da considerarsi futile e vana. Quello che al più possiamo fare è trovare la convergenza di diverse opinioni su una stessa situazione e attraverso questa convergenza riuscire a coesistere, per periodi di tempo più o meno lunghi, ma comunque ben delimitati, nella stessa realtà.
Objectivity
The condition that the opinion of everyone, about some particular event or information, concords, makes that event or information a real fact by definition even if the event or the information were untrue; consequently, every fact that really happened is unreal by definition if nobody believes that was really happened, and this despite the real objectivity of the fact.
In other words, I don’t believe that exists some way to prove without any doubt the objectivity of a specific event, but only the possibility to find a reality that is objective only until the moment the subjectivity of each one agrees with the one of the other.
So we can only be sure of Space and Time, not only ’cause this two concepts are the only two realities shared surely by the subjectivity of everybody, but most of all because (and now I must refer to the Kant transcendental metaphysic) they are “a priori” “realities” that every conscience needs to develop itself.
So we have to consider useless the searching of one or more objective realities, that are not Space and Time. What we can only do is to find the convergence of different opinions about the same situation and with this convergence try to coexist, for short or long, but delimited, periods of time, in the same reality.